Chiesa di San Martino

Chiesa di San Martino


Chiese Pianello del Lario

La Chiesa di San Martino si trova a Pianello del Lario in frazione Calozzo, a una manciata di metri dal lungolago e dall’imbarcadero. Probabilmente di origine altomedioevale, era inclusa nella corte regia dell’abbazia benedettina di S. Carpoforo di Como insieme al palazzo abbaziale, al castello con mura e fossato, entrambi andati perduti, e al cimitero. Nel 1389 i diritti feudali esercitati dal monastero di Como cessarono e il territorio passò alle dipendenze dei feudatari Malacrida di Musso. Solo nel 1472, dopo quasi un secolo di dura contesa, Pianello ottenne la separazione civile ed ecclesiastica da Musso e S. Martino venne eretta in parrocchia.
Nei secoli successivi fu interessata da numerosi rimaneggiamenti che ne mutarono l’aspetto, in particolar modo nel Cinquecento (come testimonia la data 1534 scolpita sull'architrave del portale), nel Seicento, con l’aggiunta e la decorazione delle due cappelle laterali, e nel Settecento, con l’inserimento dell’organo Serassi in controfacciata che causò la chiusura del rosone e l’apertura di due nuove finestre.  
L’edificio sacro, preceduto da un porticato a colonne, presenta una facciata semplice con portale rinascimentale in pietra sovrastato da una lunetta con l’effige di S. Martino, attribuita ad Antonio Maria Caraccioli di Vercana; la porta in bronzo riproduce otto episodi della vita della Beata Suor Chiara Bosatta, nativa di Pianello. Sul lato sinistro della chiesa si erge il campanile quattrocentesco, che termina in una cuspide conica.
L’interno, ad una navata con copertura a volta, custodisce pregevoli opere d’arte, come il trittico cinquecentesco raffigurante la Madonna in trono col Bambino affiancata da S. Antonio Abate e S. Bernardo. Nella zona absidale è possibile ammirare gli affreschi con profeti e scene del Vecchio Testamento di Isidoro Bianchi da Campione, un’antica vetrata con il busto di S. Martino e l’elegante ciborio marmoreo scolpito nel 1536 da “Bernardino Chatanio de Saliana”. Notevoli sono anche gli affreschi di Gian Battista Annoni, di Giovan Battista Pozzo, del pianellese Giovan Battista Bottiggio, del Caraccioli e di Giovanni Maria Tagliaferri, oltre alla croce astile del 1489 realizzata dall’orafo gravedonese Francesco Ser Gregori.
Sul lato destro dell’edificio sacro sorgono la casa parrocchiale, che dal 1881 al 1890 ospitò S. Luigi Guanella in quanto parroco del paese e a cui è dedicata una cappella all’interno della chiesa, e l’ex casa coadiutoriale, dove per tre anni fu ospitata la comunità religiosa del Santo.

Chiesa di San Martino


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